"Nessun dio abbandona l'uomo senza che sia la testa di questi a deciderlo"
Ciascuno di noi è retto dalle vibrazioni cosmiche degli
Orixas, che hanno influenza diretta sul nostro modo di percepire la realtà,
sulla nostra vita e sui nostri cammini. Avere cognizione di tale influenza non
limita assolutamente il libero arbitrio, ma piuttosto è un utile strumento per
capire meglio noi stessi, le nostre attitudini, gli ambiti in cui agiamo e ci
esprimiamo meglio e, naturalmente, il nostro karma. Il Pai di Santo è in grado
di identificare il quadro degli Orixas reggenti di ciascuna persona, detto
"Eledà", che è così strutturato:
Le figlie di Ewà
sono belle e aggraziate, sensuali e affascinanti, portano colore in tutto
quello che fanno, stimolano
la sensibilità e il
movimento.
Non sopportano la monotonia e
la routine, cercano l'allegria
e il continuo
cambiamento, cambiando spesso idea e risultando così
imprevedibili. Oneste, affettuose e
chiacchierone, sono grandi lavoratrici (letteralmente nate per accumulare fortuna) e molto
portate per una carriera imprenditoriale. Il matrimonio non è
il loro primo pensiero, ma se si sposano sono compagne molto servizievoli.
D'altra parte è nella loro
natura la presenza di una parte oscura che si manifesta
in uno sfrenato impulso di seduzione e in repentini
cambiamenti di umore,
possono essere volubili e, a volte, perfide e crudeli.
Psicologicamente
fragili e tendenti alla depressione, possono risultare saccenti, antipatiche e
arroganti.
Sono versate nelle arti
divinatorie, vere e proprie maghe o addirittura streghe, sono esperte nei
filtri d'amore. Possono essere soggetti incantevoli quanto tossici: Circe e Medea erano abili incantatrici, ma di solito gli uomini
che le incontravano non facevano una bella fine.
I figli e le figlie di Ewa
hanno problemi di digestione, ai polmoni e di circolazione sanguigna.
© 2010 - Umbandaitalia.com